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Vendemmia manuale vs vendemmia meccanica

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La vendemmia – il processo di raccolta delle uve – è un momento che ha un forte impatto sulla buona riuscita del vino poiché contribuisce in maniera significativa a definire la qualità e le caratteristiche organolettiche del prodotto finale. Una delle decisioni fondamentali che i produttori devono prendere è se utilizzare la raccolta a macchina o a mano. Entrambe le metodologie hanno i loro vantaggi e svantaggi, perché si influenzano diversi aspetti della produzione vinicola, dalla qualità dell’uva alla gestione delle risorse umane.

 

La vendemmia manuale

La vendemmia manuale è la raccolta manuale dell’uva da parte dei vendemmiatori senza l’ausilio di strumenti meccanici. È la tecnica di vendemmia tradizionale, che ha radici nella storia e si fonda sulla competenza dell’operatore.

Il principale vantaggio di questo tipo di vendemmia risiede nella qualità del prodotto che si ottiene: è definita “vendemmia qualitativamente selettiva” perché i grappoli e gli acini sono selezionati in base allo stato sanitario e, tramite un raccolto che spesso viene definito “a scalare”, vengono vendemmiati solo i grappoli che presentano un grado di maturazione perfetto ed omogeneo.

Inoltre, la selezione manuale permette di escludere dalla raccolta tutti i Materials Other than Grapes (tra cui foglie, rami, pezzi di corteccia, tralci della vite, ecc) e di preservare l’integrità dell’acino. La rottura delle bacche, infatti, causerebbe la fuoriuscita del succo, innescando una serie di reazioni e problematiche ossidative e pre-fermentative inaspettate che andranno a ridurre la qualità del nostro prodotto finale.

Lo svantaggio più evidente della raccolta manuale è legato ai costi di manodopera. Questa modalità richiede una disponibilità di risorse umane elevata e un forte dispendio in termini temporali. Si stima che la vendemmia manuale costi il triplo rispetto alla vendemmia meccanica.

In alcuni casi, il produttore non ha la facoltà di scegliere la modalità di raccolta e la vendemmia manuale è l’unica soluzione possibile. Alcuni disciplinari per la produzione di vini, infatti, la impongono come metodo di raccolta per ottenere un vino di qualità elevata. In altri casi, invece, è la conformazione del terreno che rende impossibile l’utilizzo di macchinari: nel panorama italiano, basti pensare ai vigneti delle Cinque Terre o della Valtellina.

La scelta della vendemmia manuale viene sempre più spesso usata come leva di marketing, perché sempre più spesso associata alla tradizione e ad una scelta ecosostenibile.

 

La vendemmia meccanica

La vendemmia meccanica avviene ad opera delle vendemmiatrici, macchine apposite che raccolgono l’uva scuotendo la vite.

Rispetto all’alternativa manuale, questa modalità ha come principale punto di forza la riduzione dei tempi di raccolta e dei costi della forza lavoro. Scelta in particolar modo da chi ha grandi quantità di prodotto da raccogliere, necessita di un numero inferiore di operatori ed ha una velocità impareggiabile.

È importante specificare che ridurre i tempi nella fase della vendemmia non si traduce solo con una diminuzione dei costi, ma anche – e soprattutto – nell’accorciamento dell’arco temporale in cui si lavora, evitando di superare il momento di maturazione dell’uva e limitando la possibilità che cambiamenti atmosferici e climatici, come gelate, grandinate ed eccessive piogge, possano compromettere il raccolto.

Se la scelta ricade sulla vendemmia meccanica, tuttavia, è importante ricordare che nella fase di raccolta non sarà fatta selezione delle uve, con conseguente perdita della qualità. Nella raccolta meccanica, infatti, oltre allo stress causato dalla metodologia di raccolta (ricordiamo che la vendemmiatrice non taglia il grappolo, ma scuote la pianta), non vengono separati gli acini acerbi o quelli troppo maturi e non viene fatta una cernita dei MOG, che quindi deve essere fatta in cantina (trovi qui il nostro articolo sui nostri sistemi di ricevimento e selezione delle uve in cantina). 

 

In conclusione, la scelta tra la vendemmia a macchina e la vendemmia manuale dipende da una serie di variabili che includono dimensioni dell’azienda, tipo di uva, obiettivi di produzione e preferenze personali del produttore. Entrambe le metodologie hanno vantaggi e svantaggi e la sfida per i viticoltori è trovare un equilibrio che soddisfi le esigenze specifiche della loro produzione vinicola.

In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, la decisione tra la tecnologia e la tradizione diventa ancora più significativa, influenzando non solo la qualità del vino, ma anche la percezione del consumatore e il rispetto per l’ambiente.

Diemme Enologia è un’azienda che progetta, produce e commercializza in Italia e nel mondo macchine e tecnologia per il processo di vinificazione.

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